L’azienda nasce alla fine del 2002 con il triplice scopo di recuperare i terreni di famiglia semi-abbandonati, vivere secondo ritmi più consoni ad una ricerca del ben-essere che prescinda dall’aspetto puramente economico, avere una redditività aziendale che permetta di condividere con altri il lavoro e quindi dare ad altri la possibilità di una giusta remunerazione.
Con mia moglie Pia, con la quale cresciamo i nostri 2 figli (Teresa 2006 e Giuseppe 2010), decidemmo di cominciare a ristrutturare la casa (da adibire a B&B) ed a coltivare la terra.
Dopo i primi anni di tentativi ed i relativi errori e fallimenti (fino ad allora mi ero occupato di informatica), l’incontro con altri produttori biologici segna il deciso cambio di direzione verso un sistema produttivo rivolto direttamente a soddisfare l’esigenza dei consumatori e non più a commercializzare attraverso intermediari che impedivano qualsiasi possibilità di sviluppo.
I primi mercatini biologici, i primi contatti con i G.A.S. e soprattutto l’incontro con l’associazione Siqillyàh, sono stati fondamentali per capire il vero significato di fare agricoltura sostenibile e capire quanto sia importante l’economia basata sulle relazioni con chi acquista i prodotti della nostra terra.
L’impegno profuso nell’associazione mi fa sentire parte integrante di quel processo di cambiamento che produttori e consumatori insieme cercano di portare avanti.
Allo stato attuale l’azienda è suddivisa in diverse zone:
• Zafferana Etnea fraz.Pisano (CT) il posto in cui viviamo su 3 Ha di terreno coltivato a vigneto da vino (in fase di reimpianto), frutteto (in progetto di riconversione da monocultura a polivalente) ed aree libere per ortaggi (appena iniziati dopo alcune prove). Il terreno è certificato dal 2002
• Antillo-Limina (ME) 12 Ha Ad i ora e ½ circa da casa in 3 diversi appezzamenti su terreni con forti pendii o piccoli terrazzamenti. I terreni sono distanti fra di loro 5-15 km e raggiungibili solo attraverso stradine non asfaltate. Qui mi sforzo di mantenere in vita un noccioleto (con bosco misto) e 2 uliveti.
I terreni non sono certificati ma non hanno mai visto un prodotto di sintesi e la biodiversità regna armoniosamente. Allo stato attuale tutte le raccolte vengono fatte manualmente e senza l’ausilio di alcun attrezzo meccanico.
• S. Venera (CT) 1 Ha . A ½ ora di strada da casa un avocadeto in gestione in un contesto non bio di agrumi. Il terreno è di proprietà di mio cugino che non vuole cambiare metodo di coltivazione. L’obiettivo è naturalmente convincerlo che il bio è l’unica strada percorribile. Il terreno ed i relativi frutti non ricevono comunque alcun tipo di concimazione o trattamento antiparassitario (peraltro l’avocado non ha alcun “avversario” da contrastare).
Da 2 anni mi sono avvicinato alla Permacultura cercando di seguirne i criteri per la conduzione dei terreni ed in generale per ridurre gli sprechi ed ottimizzare le risorse. Il desiderio sarebbe quello di realizzare una fattoria didattica ed un centro di permacultura dove fare incontri e sperimentazioni
Da Giugno 2011 sono host wwoof, in cambio di ospitalità ricevo un aiuto nella coltivazione e nella raccolta dei frutti, lavori che fino ad allora (e spesso anche oggi) svolgevo da solo. Lo scambio culturale con persone di tutto il mondo è comunque lo scopo principale di chi gravita in questa orbita sia come ospitante che come viaggiatore.
Il progetto ortaggi è in collaborazione con mio cognato che da 2 anni si è avvicinato al mondo del biologico e sta progressivamente convertendo il suo terreno di 3 Ha.